Schegge
di e con Maria Cassi
“Schegge” tratte da Cosmicomiche. Schegge di risate salutari, schegge di buonumore, schegge di comico buonsenso. Con la sua interpretazione del “Furto in pasticceria”di Calvino, che già aveva ispirato “I Soliti Ignoti”, Maria Cassi raccoglie la bandiera dello sberleffo, del buonumore a tutti i costi, rendendoci così capaci di ridere di noi stessi e del mondo intero. Cassi, usando i testi tradotti in italiano di Jimi Hendrix, lo rende suo alleato per tendere un cavo fra la sua verve comica e il bisogno universale del pensare e ridere.
Musiche in scena: Marco Poggiolesi
Una produzione: Associazione Teatro del sale, Compagnia Maria Cassi
ObladìObladà
di e con Maria Cassi
Un nuovo vulcanico spettacolo in cui Maria Cassi prende i personaggi di venti anni del suo teatro togliendoli dal loro contesto e dalle loro storie e li cuce insieme facendoli vivere in una divertentissima follia con i suoi trucchi, le sue magie, trascinando il pubblico in una “ risatacontinua”. Maschere toscane e fiorentine, si alternano ai suoi incredibili uomini e alle sue stupefacenti donne con una lingua universale comprensibile a tutto il mondo.
Maria Cassi ci ricorda la necessità di ridere di noi stessi o degli altri con passione e complicità in un turbinio di risate.
Una produzione: Associazione Teatro del sale, Compagnia Maria Cassi
Diavolacci
di e con Maria Cassi e Fabio Picchi
Si passa dal paradiso a piazza Pitti, dal giardino dell’Eden ai supermercati della periferia fiorentina. Mescolando italiano, dialetto e inglese e con una mimica strabiliante Maria Cassi racconta i corners di Firenze, da cui sbucano madri nervose e anziani col cane, tutti osservati con attenzione dalle gossip women. Adamo, nato da due sputacchini, é il primo fiorentino polemico e uggioso della storia. Ed Eva lo convince a mordere la mela della conoscenza nella speranza di poter scoprire finalmente tutto sulla ganza del farmacista e dove la sua amica compra quegli scarpini così carini. In sottofondo risuona il terribile monito di una madre fiorentina: “che poi si more!” Uno strampalato viaggio, in cui le dichiarazioni d’amore diventano raffinate metafore culinarie e si va al lavoro in pigiama.
Diavolacci, città e giardini paradiso é un viaggio d’amore, poetico e antropologico, un volo, una fuga, che si incontra con un’intima necessità del ridere a crepapelle, vera specialità di Maria Cassi.
Chitarra: Marco Poggiolesi
Una produzione: Associazione Teatro del sale, Compagnia Maria Cassi
Attente al lupo
di e con Maria Cassi
L’attrice performer pescando nel linguaggio quotidiano sottolinea le differenze tra uomini e donne, raccontate a partire dalle Sacre Scritture: interpreta Noè come fosse Adamo, contrapposto ad una “Eva universale”. Tutto all’insegna di una comicità esplosiva.
In Attente al lupo, Maria diventa un personaggio remoto e contemporaneo, giovane e vecchio, capace di raccontare e intrecciare liricamente e comicamente le parole che diventano elemento di “sdrammatizzazione”. Il contrappunto musicale è riservato a Marco Poggiolesi che, con la sua chitarra, inventa una partitura capace di pervadere tutto lo spettacolo in maniera capillare.
Chitarra: Marco Poggiolesi
Luci e suoni: Diego Costanzo
Una produzione: Associazione Teatro del sale, Compagnia Maria Cassi
My life with men… and other animals
Scritto da Maria Cassi e Patrick Pacheco
Regia di Peter Schneider
My Life with Men…and Other Animals è un’esilarante corso intensivo sull’amore, la seduzione, la morte e…l’olio d’oliva. In questo spettacolo semi-autobiografico, Maria Cassi pone una domanda provocatoria “Quali regole di vita seguiamo? Chi decide quali debbano essere?” Maria è una ribelle che impara a vivere secondo le regole. Ma regole dettate da lei stessa e in linea col suo anticonformismo.
Con la sua espressività, il suo innato senso del ridicolo e la sua voce appassionata, la carismatica artista traccia il suo sensuale percorso dalla ribellione alla libertà alla vera liberazione. Strambi incontri con una madre repressiva, un fidanzato fedifrago, un americano pazzoide, uno chef-filosofo volubile, ed una cara amica che, come lei, è una credulona in amore, la proiettano verso una meritata saggezza.
A plasmare il caleidoscopio dei personaggi di Maria c’è Peter Schneider – Tony Award per la produzione del musical The Lion King/Il Re Leone e responsabile per la Disney di successi quali Chi ha incastrato Roger Rabbit, la Sirenetta, Aladino e La bella e la bestia – che, alla sua prima regia italiana costruisce un one woman show intorno allo straordinario talento mimico e alla vocalità espressiva di Maria Cassi che, con disinvoltura, passa dall’italiano all’inglese, dalla recitazione al canto, regalandoci il ritratto di una donna autentica, capace d’incantare il pubblico italiano e straniero.
Al pianoforte: Antonino Siringo
Direzione Musicale: James Edwards
Scenografia: Gianni Carluccio
Costume: William Ivey Long
Luci: A.J. Weissbard
Video: Valeria Palermo
Una produzione: CHANGE Performing Arts, Red Shoes Entertainment e Edizioni Teatro del Sale
Fiorentini
di e con Maria Cassi
Camminando tra le strade di Firenze, dietro un “canto” e l’altro, Maria Cassi trascende tempo e spazio e trasporta il pubblico in un viaggio magico-poetico-comico, specchio della nostra intima natura di fiorentini. Attraverso il corpo e la sua mimica, Maria si trasforma nei mille personaggi che popolano i quartieri, le vie, le piazze, i bar, i mercati, gli autobus della nostra città. Uno spettacolo esilarante!
Assistente alla regia: Nerina Cocchi
Creazione luci a cura di: Diego Costanzo
Una produzione: Compagnia Maria Cassi
Pardon
di e con Maria Cassi
Maria Cassi si dà al canto. E chiede scusa, chiede gentilmente permesso. Si chiama Pardon, questo doppio lavoro, per lei innamorata parimenti di Firenze e di Parigi. Cammina in punta di piedi sobria, dividendosi tra una prima parte carica di passione amorosa ed una seconda più votata alla canzone “politica”. Nel primo cd, dal titolo Solo canzoni d’amore, troviamo Besame mucho, l’estiva Una giornata al mare di Paolo Conte, la fumosa Che bambola di Fred Buscaglione, la gelosa Una carezza in un pugno, la traditrice Innocenti evasioni di Battisti, la struggente Mi sono innamorato di te di Tenco, o Vecchio frac di Modugno.
Nostalgiche, da batticuore. Grande comunque l’ironia che si rincorre dentro tutto il lavoro, tra le note e gli spartiti. Anche quattro curiosi e divertenti inediti: un Amami subito che fa il verso ad A modo mio, la Pardon che dà il nome all’album, e due pezzi con chiari rimandi gastronomici: Fame di te e la dolcissima Soffriggo per te.
Chitarra: Marco Poggiolesi
Pianoforte: Antonio Siringo
Contrabbasso: Ferdinando Romano
L’Omo Nero – Recital
di e con Maria Cassi
Nel suo nuovo recital l’Omo nero, grazie a una formidabile drammaturgia musicale, Maria Cassi ci trasporta, ridendo ed emozionandoci, nel mondo della paura. Partendo dalla paura più ingenua e meravigliosamente infantile del mondo delle fiabe e dei racconti per bambini, da Roal Dahl ad Alfred Polgar, l’attrice abbraccia il pubblico rassicurandolo e mostrandogli da vicino, in una continua tensione tra risate entusiasmanti e batticuori profondi, l’amore e il dolore appassionato del mondo degli adulti, la vita e le sue sofferenze.
Al pianoforte: Antonino Siringo
Collaborazione per la drammaturgia musicale: Francesca Della Monica
Creazione luci a cura di: Diego Costanzo
Assistente alla regia: Nerina Cocchi
Una produzione: RAI Trade, 103 Edizioni Musicali Milano, Edizioni Teatro del Sale
In collaborazione con: CHANGE Performing Arts
Concertino d’amore
di e con Maria Cassi
Dopo e durante il successo di “My life with men and other animals”, l’attrice percorre un sentiero laterale ma non secondario, usando le sue capacità interpretative e di autrice e regista.
La sua cifra comica unica si intreccia in questo spettacolo “Concertino d’amore” alla lirica, come al recitativo volontariamente semplificato di una poesia carducciana che anticipa l’ arrivo del grande Bertolt Brecht e di Kurt Weill .
Ridere ed emozionarsi con canzoni del patrimonio italiano ed europeo . Ridere ed emozionarsi con i suoi esilaranti personaggi, con la sua universale e commovente umanità.
Chitarra: Marco Poggiolesi
Contrabbasso: Ferdinando Romano
Suoniemozioni
di e con Maria Cassi
Musica in scena: Marco Poggiolesi
“Suoniemozioni”, nel nome la chiave interpretativa di Maria Cassi che sa cogliere nelle musiche e nei testi di Battisti Mogol profondità interpretative di rara comicità e sapiente canto magistralmente usato dal lirico al poetico. Ridere, ridere, piangere e sorridere, emozionarsi con il già sentito, col già amato, col sempre cantato. Le sua straordinaria verve comica che sa manifestare se stessa tocca corde emozionalmente anche drammatiche. Il suo essere grande “clown teatrale” è punto di partenza di un teatro antico e di un teatro contemporaneo. Un teatro che prevede la grande partecipazione emotiva di un pubblico dal vivo non solo spettatore ma necessario comprimario.
Crepapelle
di Maria Cassi e Lucio Diana e con Maria Cassi
“Crepapelle” è il racconto di un innamoramento per due città, Parigi e la sua città natale. L’incontro con i luoghi, l’incontro con le persone, con gli odori, i colori, le piccole grandi follie quotidiane di chi vi abita. La sua maschera si presta ad interpretazioni di anziane clochard e di donne bellissime, di anziani uomini e di autisti di autobus, bambini e commesse. Maria Cassi che si fa vetrina di una pasticceria e di altre mille situazioni. Anche in questo caso, come negli altri suoi spettacoli, Maria Cassi arriva al cervello “antico”, quello che sa ridere, quello che sa emozionarsi, quello che ci salva dalla disabilità affettiva. Il pubblico lo sente ed esce grato dal teatro.
La porta aperta
di e con Maria Cassi dal saggio di Peter Brook
Galateo
con Maria Cassi
Tutto parte dal Galateo di Monsignor Della Casa per scivolare poi sui vari Galatei scritti nel “Ventennio”, approdando alle quotidiane forme di rapporto fra le persone. In realtà potrebbero prendere vita quattro, cinque, sei “Galateo” completamente diversi. Vi è infatti una versione più al femminile, una più al maschile e anche delle versioni affidate all’improvvisazione “alta” del momento. Sappiamo per certo che una parte del pubblico nutre per questo spettacolo un affetto di tipo parentale.